mercoledì 16 aprile 2008

La Sinistra affonda, Rivelli: PD è responsabile

Da La Nuova del Sud del 15 aprile 2008, a cura di erreci:

MATERA - Un risultato al di sotto delle attese quello ottenuto dalla Sinistra Arcobaleno in Basilicata e in provincia di Matera. Delusa Rosa Rivelli, capolista al Senato del partito: "E' un risultato molto al di sotto delle attese. Evidentemente non era matura l'idea della Sinistra Arcobaleno. Il processo di federazione è stato accelerato dalla campagna elettorale e tradizionalmente la nostra base ha bisogno di ragionare bene sulle scelte da compiere. La realtà - aggiunge Rivelli - è che la teoria del voto utile ci ha massacrato. Il risultato peggiore è che il disegno del PDL, avallato dal PD di far sparire la Sinistra dal Parlamento è riuscito e questa è la responsabilità più grande del Partito Democratico con cui diventa più ampio il divario per un possibile dialogo in futuro".
La Sinistra insomma sparisce dalla geografia politica italiana. E ridimensiona di molto il suo peso politico in Basilicata e in provincia di Matera. Un risultato, quello di queste elezioni politiche che potrebbe pesare anche sulle vicine amministrative provinciali.

giovedì 10 aprile 2008

Agenda elettorale

Giovedi 10 aprile a Potenza, in Piazza Duca della Verdura, chiusura della campagna elettorale:
- ore 19.30: comizio con le candidate della Sinistra l’Arcobaleno;
- ore 22.00: musica e balli al ritmo degli Iatrida.

PS: per consultare l'archivio degli appuntamenti di questa campagna elettorale cliccare sui segnaposto della mappa in fondo alla pagina.

sabato 5 aprile 2008

No alla discarica di Ferrandina!

SI ISTITUISCA SUBITO IL PARCO REGIONALE DEGLI ULIVI E DEI CALANCHI
NO ALLA DISCARICA DI RIFIUTI PERICOLOSI

Nel corso della riunione tenutasi nella Sala Consiliare del Comune di Ferrandina tra l’Amministrazione Comunale e il Comitato antidiscarica di rifiuti pericolosi che la Basento Ambiente srl vorrebbe costruire in contrada Venita, la Sinistra l’Arcobaleno ha ribadito la sua contrarietà a questo ennesimo scempio ambientale.
Tra le innumerevoli ragioni per contrastare questo progetto ha evidenziato la incompatibilità della discarica con la vocazione dell’area interessata che già nel programma elettorale di Uniti per Ferrandina, su nostra proposta, viene individuato come sito destinato all’agricoltura biologica e sede del PARCO REGIONALE DEGLI ULIVI E DEI CALANCHI.
Pertanto e considerato che dopo la valutazione d’impatto ambientale l’autorizzazione deve essere rilasciata dalla Regione Basilicata, sollecitiamo l’Amministrazione Comunale a rilanciare con forza nei confronti della Regione stessa la istituzione del Parco e la Provincia di Matera ad approvare il Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti pericolosi.
La Sinistra l’Arcobaleno infine riconferma la proposta di acquistare 1 mq per ogni cittadino di Ferrandina, così come già sperimentato in altre parti d’Italia (TAV) atteso che i terreni interessati non sono nella disponibilità di Basento Ambiente ma di proprietà dell’ALSIA.

Diritti e laicità

La Sinistra l’Arcobaleno ha chiesto a tutte le donne candidate capolista, di Camera e Senato, una breve dichiarazione sul tema dei diritti e della laicità:

Rosa Rivelli:
Una politica in favore delle donne non si può limitare a compensazioni di reddito ma nella creazione intorno a loro di una rete di servizi reali (asili, consultori, scuole a tempo pieno) che diano loro maggiori spazi di vita, di libertà e di espressione.
Il contributo che, in quanto donne, possiamo dare alla affermazione di una sinistra unita e plurale è un’opportunità per aprire spazi di libertà e di partecipazione per tutti.

Titti De Simone:
Autodeterminazione delle donne e diritti civili non possono essere considerati temi etici e perciò espunti dalla discussione e dalle scelte politiche. Pd e Pdl stanno cercando di eclissarli dalla campagna elettorale per non aprire contraddizioni al proprio interno, ma per noi, i corpi, i desideri, le scelte di autodeterminazione delle donne e degli uomini sono l’essenza della politica e ne rivendichiamo la sua primazia.

Le dichiarazioni di Melfi...

Sul sito della Sinistra l'Arcobaleno di Melfi sono presenti i filmati della manifestazione del 29 marzo scorso. Tra questi il video del mio intervento.
Per vederlo clicca qui.

mercoledì 2 aprile 2008

Dalla parte di... QuiMateraLibera



Esprimiamo massima solidarietà ai ragazzi di QuiMateraLibera oggetto di vergognose intimidazioni in giacca e cravatta. La loro unica “colpa” è quella di essere impegnati nella giusta lotta contro il pericoloso progetto della costruzione di un inceneritore a Matera.
E’ inaccettabile la premeditata disinformazione che convegni, come quelli organizzati dal Lions Club, contribuiscono a creare.
Contrastiamo con forza l’ennesimo tentativo di trasformare la Basilicata in una pattumiera e saremo vicini, in ogni sede, a chi lotta per rimettere al centro delle decisioni politiche la questione ambientale.

Rosa Rivelli e Titti De Simone

Come si vota

Clicca sulle immagini per ingrandirle

domenica 30 marzo 2008

Appello al voto di Rosa e Titti

Alle donne e agli uomini di Basilicata.

Vi rivolgiamo un appello per il voto alla Sinistra l’Arcobaleno, la formazione politica che riunisce le anime dei movimenti e dei partiti dalla parte del lavoro, dell’ambiente, della pace e dei diritti civili di tutti e tutte.
Ci rivolgiamo in particolare a quanti, pur aderendo ai valori di libertà, dignità e solidarietà, che sono propri della sinistra, si sentono oggi delusi e distanti dalla politica e spinti all’astensione, da una legge elettorale di palazzo che toglie ai cittadini la libertà di esprimere le proprie preferenze.
Contro questa logica, la Sinistra l’Arcobaleno di Basilicata candida due donne capolista per riaffermare il senso della politica come luogo di partecipazione e di innovazione sociale e per dare voce alla domanda di futuro, di speranza e di pace. Siamo gli unici a farlo, ed è una bella differenza!!!
Ambiente e lavoro sono i primi obiettivi del nostro impegno per una regione come la Basilicata, esposta allo scempio del territorio, alla fuga di tanti giovani e alla rassegnazione di quelli che restano, alla ricerca di un Santo in Paradiso!!!
La lotta alla precarietà e per la dignità e sicurezza sui posti di lavoro è la vera politica per le famiglie, sia per chi le tira avanti sia per chi desidera liberamente costruirle su un principio di amore e di rispetto.
E chi tira avanti sono soprattutto le donne, e le giovani donne in particolare, spesso mortificate con la violenza e discriminate sia nell’accesso e sul posto di lavoro e sia nel livello di retribuzione, anche quando hanno conseguito un livello di istruzione comparabile se non addirittura superiore ai loro coetanei maschi.
Sulla sensibilità e disponibilità delle donne grava un lavoro prezioso e non riconosciuto (dalla raccolta differenziata alla cura dei più deboli, inclusi gli anziani e i bambini). Una politica in favore delle donne non si può limitare a compensazioni di reddito ma nella creazione intorno a loro di una rete di servizi reali (asili, consultori, scuole a tempo pieno) che diano loro maggiori spazi di vita, di libertà e di espressione.
Il contributo che, in quanto donne, possiamo dare alla affermazione di una sinistra unita e plurale è un'opportunità per aprire spazi di libertà e di partecipazione per tutti.
Di questo il nostro Paese ha bisogno e per questo noi non corriamo da sole.

Rosa Rivelli e Titti De Simone


IL 13 E 14 APRILE


giovedì 27 marzo 2008

A Melfi l'ennesimo incidente sul lavoro

Questo ultimo incidente mortale a Melfi, è solo l'ennesimo dramma che riguarda una terra, la Basilicata, in cui si continua a morire sul lavoro, ma anche per mancanza di lavoro.
Circa due mesi fa un altro operaio è morto alla Fiat di Melfi, nemmeno due settimane fa c'è stato un ulteriore incidente gravissimo sempre nella stessa fabbrica. Ieri pomeriggio un operaio della provincia di Potenza, della ex Sma, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, disperato si è 'buttato' dalla finestra e qualche mese fa un disoccupato di Potenza si è dato fuoco.
Dinanzi a queste tragedie non ci stiamo a mettere a posto le nostre coscenze esprimendo cordoglio. Come capoliste della Sinistra l'arcobaleno in Basilicata e ancor di più come donne, al dolore immenso per una perdita così ingiusta reagiamo dicendo che non vogliamo assistere più a questi veri e propri omicidi sul lavoro e con forza diciamo che tutte le responsabilità devono essere accertate con il concorso della Regione, della Magistratura e delle OOSS e ciascuno, ad ogni livello istituzionale, deve assumersi le proprie responsabilità circa la rigorosa applicazione delle nuove norme e sanzioni per la sicurezza sul lavoro.
Come sempre saremo a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie.

Titti e Rosa

Basilicata No Oil


Noi cittadini impegnati nella politica, nella cultura e nelle arti, nei lavori e nell’impresa, negli studi e nella ricerca non possiamo restare indifferenti o in silenzio dinanzi al pericolo di un vero e proprio annichilimento del destino dei cittadini della Basilicata per l’improvvida decisione di vincolare oltre il 60% dell’intero territorio lucano agli interessi delle Compagnie petrolifere.
Non riusciamo neppure ad immaginare quali siano le motivazioni che spingono le classi dirigenti a cedere alle multinazionali la sovranità su un territorio tanto vasto, con il rischio di una condanna a un miserabile destino, in cui le elemosine delle royalties petrolifere e delle sovvenzioni in aeternum potranno servire unicamente a portare impercettibili miglioramenti ad un irreversibile degrado ambientale, sociale e civile.
Siamo persuasi che le risorse naturali di un paese appartengano ai cittadini e vadano usate nel nell’interesse di tutti e, soprattutto, delle generazioni future. La popolazione lucana, che vive zone nelle quali le risorse naturali come l’acqua (si pensi che recentemente la COCA COLA ha acquisito le “Fonti del Vulture”), come quelle fossili (il petrolio e il metano) abbondano, invece di trarre beneficio da tale ricchezza, vede aumentare giorno per giorno la sua precarietà. In una logica in cui l’idea dello sfruttamento pervade di sé tutto, con violazione dei diritti all’informazione, corruzione, impoverimento delle campagne, assenza di futuro.
Esprimiamo la nostra solidarietà partecipe al Comitato lucano NO OIL e per le Energie Rinnovabili – costituito dalle associazioni e dai movimenti ambientalisti lucani e delle forze politiche della Sinistra d’alternativa – che sta cercando di far conoscere questa grave situazione di pericolo, ma incontra il silenzio delle istituzioni locali e nazionali. Il Comitato evidenzia la contraddizione che, da un lato, vede la Comunità Europea spronare i Paesi membri ad incrementare l’uso di energie rinnovabili e, dall’altro, l’Italia che dimezza gli obiettivi nazionali, tornando al passato. La Lucania – terra di scarsa densità demografica, di cospicue risorse d’acqua e giacimenti fossili – subisce questa contraddizione e, conseguentemente, il conflitto tra fonti di energia, ambiente e cultura locale è destinato a inasprirsi. La Basilicata – con il suo stato di estrema precarietà anche dei propri giovani – ha una storia debole innanzitutto perché è innanzitutto debole e precaria la condizione delle sue classe dirigenti, oramai avvitata su se stessa in una profonda crisi organica. Affrontare la precarietà è un’urgenza a cui bisogna mettere mano da subito, per contribuire a riportare questa regione nella storia. E, possibilmente, in una storia di avanzamento civile.
Che prospettiva potrà avere questa regione, se viene mutilata e brutalizzata persino nelle sue albe, nei suoi tramonti e nei suoi paesaggi?
Come accettare un destino, che è soprattutto fatto di fughe dalla Basilicata, di esodi paragonabili solo a quelli degli anni sessanta?
Lo stesso Mezzogiorno potrà avere un destino se ci sarà un ‘popolo del mezzogiorno’ che lo costruisce assieme alla politica ed ai governi. Il ruolo dei gruppi dirigenti deve essere quello di regolare e programmare, non potendo accettarsi una azione che, in una continua razionalizzazione dell’esistente, finisce con l’essere un fattore dell’accumulazione capitalistica, nell’intreccio perverso che si è determinato di mercificazione della politica e di politicizzazione dell’economia.
Tutto ciò, ovviamente, anche nella consapevolezza che la sfrenata corsa all’oro nero alimenta indirettamente la spirale scellerata della guerra.
Ecco, noi crediamo che tutto questo debba essere ricordato alle classi dirigenti. Che tutto questo debba essere appropriazione del popolo di Basilicata, affinché esso si riscuota ed esca dai processi di passivizzazione che il modello neoliberista imperante si porta dietro; affinché si contribuisca al prevalere di un interesse generale in grado di interpretare la storia, gli interessi e il destino di questa regione.
Noi speriamo di poter sostare ancora sulle rive dello Jonio e ammirare i paesaggi ritratti in tanta cinematografia d’autore; poter godere ancora quelle nitide luci catturate da Ortega e da Guerricchio, da Rosi e Arrabal; poter continuare a cogliere ancora gli smarrimenti di Levi e di Pasolini, cogliendo in questa parte del sud ‘tutti i sud del mondo’; poter ritrovare ancora la proverbiale convivialità che ha reso i lucani famosi in tutto il mondo. Non riusciamo proprio ad immaginare quel mare punteggiato di piattaforme per l’estrazione del petrolio, quei paesaggi, tratteggiati da Francesco Rosi, degradati per le mene egoistiche e miopi dei prepotenti.
Il Comitato NO OIL si è meritevolmente assunto un grande compito che ci auguriamo incontri una risposta responsabile di tutta la regione. È questo il senso di un appello scritto per la salvezza della Basilicata, raccogliendo adesioni anche al di fuori di essa.

Per aderire all'appello inviare una mail a basilicatanooil@libero.it o consultare il sito internet http://basilicatanooil.blogspot.com

martedì 25 marzo 2008

"Alla rivoluzione sulla due Cavalli"

Da Il Quotidiano della Basilicata:

Tra disabili e lavoratori, le battaglie in Val Basento, la scuola di partito con il mito di Ingrao


di Sara Lorusso

Se dipendesse da lei, eviterebbe i comizi, «meglio incontri informali, la piazza, gli spiazzali davanti alle fabbriche, per incontrare la gente e spiegare». Rosa Rivelli dovrà guidare la corsa al Senato per la Sinistra l’Arcobaleno.
La sua nomina è arrivata a 48 ore dal termine per la presentazione delle liste, dopo la rinuncia della senatrice uscente (sempre in quota Prc), Anna Maria Palermo. Così, ancora una candidatura di genere.
Perché «è fondamentale rompere la modalità tipica della politica, aggressiva e urlata, a cui assistiamo oggi». Dirigente di Rifondazione, la sua prima tessera politica risale al 1982 (dopo la svolta della Bolognina, la fase che portò allo scioglimento del Pci, ha aderito al Movimento e al Partito della rifondazione comunista).
«Ho fatto la scuola di partito». Nel vero senso della parola, con diversi giorni trascorsi a pochi chilometri da Reggio Emilia, sul finire degli anni ‘70, per studiare e formarsi, sotto la guida della segreteria nazionale e dei quadri dell’allora Pci, con un occhio di riguardo alle tematiche “dell’emancipazione”.
Di quella storia, il punto di riferimento è «senza dubbio Pietro Ingrao», ma se tocca indicare un “maestro” locale, la consapevolezza si dirige su «Giacomo Schettini» (ex segretario regionale, punto di riferimento per il Prc lucano e dirigente nazionale): «ha compreso profondamente la portata rivoluzionaria del femminismo. Non è da tutti».
Poi c’è stata una «compagna più grande, un’insegnante, Giovanna Armando, cara guida “maggiore”,adesso si è allontanata dal mondo politico».
In Basilicata, Rosa ha costruito vita, lavoro e famiglia. Prima la scuola a Tricarico, poi la formazione come fisioterapista con il tirocinio a Napoli. Terminavano gli anni ‘70. Il rientro a Ferrandina dove inizia un percorso lungo 30 anni accanto ai disabili, che segue nella riabilitazione, presso il distretto sanitario della cittadina del materano.
Sul suo blog le lasciano messaggi di auguri per l’avventura elettorale. Raccontano di quella volta in cui Rosa arrivò a scuola. Le era stata affidata una bambina disabile e lei «era una giovanissima e apparentemente fragile ragazza forestiera - scrivono sul diario on line - era alla sua prima esperienza lavorativa».
Ma «tutto il tempo che passava con noi fu instancabile nel suo compito di integrazione totale con gli altri compagni, ostinata e paziente con tutti affinché fossero abbattuti quei preconcetti che non permettevano alla bambina di far parte del gruppo, una rivoluzione in cui era già discriminante il termine “integrare”». Non è un caso, forse, se il suo film preferito è “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (di Milos Forman, sul disagio vissuto negli ospedali psichiatrici).
L’impegno sempre sul territorio lucano, nella Val Basento («di cui conosco profondamente le ferite»), nello stesso luogo dove alcuni anni fa ha “militato” nell’Udi (Unione donne in Italia). Sempre sul blog si presenta come «sposata con Angelo e mamma di Gaetano». Nata nel 6 febbraio 1959, la più grande di 7 fratelli, figlia in una famiglia proletaria. «Padre manovale, madre bracciante». Rocco è suo fratello più piccolo. Li dividono parecchi anni. Anche lui dirigente di partito ed ex segretario provinciale.
Se la ricorda «sempre fuori casa, impegnata, un modello per noi più piccoli», con «le sue canzoni di Guccini, De Andrè e gli Intillimani. Ha aperto la strada all’impegno politico e sociale in famiglia».
Ma senza scossoni, «veniamo da una famiglia tradizionale, ma aperta e non bigotta. Le piccole e grandi battaglie sociali si sono inserite nella vita di tutti noi. E si è capito subito, fin da bambini, che Rosa era una vera comunista». Eccetto «che per l’ordine. Precisa, puntuale, quasi maniacale». Così, il tratto personale segnalato dal fratello minore si tinge di ironia: «proprio quella precisione è forse l’unica cosa “poco di sinistra” che le appartiene».
In giro, con la “fedele compagna”, di chilometri ne ha fatti tanti. Una Charleston, due cavalli su cui “si è persino sposata. Poi il viaggio di nozze su quei sedili, a far visita ai parenti sparsi nel Paese».
Prima consigliere per due legislature e assessora comunale «in una giunta progressista a Ferrandina».
Poi assessora al Lavoro della Provincia di Matera, fino alle recenti dimissioni dopo la rottura del Prc con la giunta guidata dall’ex udeurino, Carmine Nigro.
Se le chiedi di raccontare il percorso amministrativo, finisce che gli episodi si intrecciano alle “lotte di strada”. «E’ così, le due cose sono collegate». Come quella volta, divenuta consigliera comunale da pochi giorni, gli operai della ex Materit (azienda che lavorava l’amianto) occuparono per alcuni giorni il Palazzo comunale. Cosa fare? «Lì dentro, con loro, scavalcando il muretto ed entrando nel Municipio». O ancora durante la vertenza Pnt ex Pirelli («altra ferita, appunto,della valle»), con il primo movimento delle mogli e delle compagne degli operai».
Dell’esperienza in Provincia racconta l’attenzione verso i migranti: tutela, integrazione e dignità. Un passaggio in particolare. Alcuni operai senegalesi «erano stati sgomberati dal metapontino. Abbiamo lavorato tanto, con la Caritas di Matera, per trovare un ricovero dignitoso. Siamo riusciti a recuperare alcune case cantoniere disabitate. Rimesse in sesto, le abbiamo assegnate a quei lavoratori». Senza sosta, «l’impegno per le tossicodipendenze. E’ impensabile stare a guardare inermi tanti giovani che perdono la speranza in questo modo. Un tema che mi crea molta ansia, che mi procura sofferenza, ma per cui non smetterò di lottare». Salvo concedersi alcune pause serali nella propria casa, tra i suoi libri. Nel cuore la “Storia” di Elsa Morante e “Sorgo Rosso”di Mo Yan, l’autore cinese il cui nome significa “colui che non desidera parlare”. Come Rosa «preferisco ascoltare».

giovedì 20 marzo 2008

Dalla parte... dell'ambiente

Lunedi 17 marzo la commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del Ministero dell'Ambiente, sotto la presidenza di Stefano Rodotà, ha dato parere favorevole a varie opere, impianti ed infrastrutture su tutto il territorio nazionale.
Tra le opere sbloccate compare anche la discarica per rifiuti pericolosi localizzata a Ferrandina (MT), proposta dalla Basento Ambiente s.r.l.
Voglio tornare a ribadire la mia ferma opposizione a questo inaccettabile progetto di devastazione ambientale, lamentando soprattutto il mancato coinvolgimento delle popolazioni locali in queste scelte calate dall'alto e la mancanza di trasparenza che ha sempre accompagnato la vicenda sin dall'inizio.
Sarò al fianco delle comunità interessate e, insieme, se sarà necessario condurremo questa nuova battaglia a difesa del nostro territorio.

PS: A tal proposito vi segnalo il comunicato della Sinistra Arcobaleno di Ferrandina.

lunedì 17 marzo 2008

Diario di parte

Grazie a tutte e tutti voi che avete scritto su questo blog, mi permetto di farlo in maniera collettiva e sono certa che comprenderete che solo una mole enorme di lavoro mi sottrae materialmente il tempo per dedicarmi alla cura dei rapporti interpersonali, cui tengo molto.
Devo recarmi in tutti i comuni della Basilicata non solo per farmi conoscere ma soprattutto per ascoltare, ascoltare e ascoltare.
La prima tappa, in provincia di Potenza, si è svolta qualche giorno fa ad Atella, un piccolo e grazioso comune di poco più di tremila abitanti, che ci ha riservato grandi sorprese.
La prima è la candidata Sindaca della Sinistra l’Arcobaleno, una giovane compagna che tra le cose belle di cui è portatrice vi è che è in attesa di un/a bambino/a.
All’apertura della campagna elettorale è intervenuto il responsabile lavoro del PRC, Maurizio Zipponi ed a conclusione dell’incontro pubblico, con lui e Titti De Simone abbiamo incontrato i delegati sindacali FIOM della Fiat Sata di Melfi.
Ritengo di poter affermare che per me è stato come ricevere un’iniezione di adrenalina, Titti ed io siamo state capaci di ascoltare.
Sono fermamente convinta che la connessione sentimentale di cui parla Gramsci si realizza, quando si riesce a mettersi in profonda sintonia e relazione con il nostro popolo, con le singole persone che lo compongono, con le lotte ed i conflitti spontanei ed organizzati che animano il nostri territori.
Il mio popolo sono gli operai, i precari, i disoccupati, sono i giovani alla ricerca di prima occupazione e sono gli ultra quarantacinquenni espulsi dal mondo del lavoro. In quello che brutalmente chiamano mercato del lavoro se gli ultra quarantacinquenni non hanno speranza di trovarlo un lavoro, per i giovani la richiesta è quella di essere non sindacalizzati, freschi di studi, precari. E spesso non basta solo essere giovani e disponibili ad accettare di tutto - straordinario non pagato, buste paga fasulle, turni ed orari di lavoro massacranti, il silenzio quando si rilevano pericolose assenze dei requisiti di sicurezza altrimenti "te ne vai a casa"- ma bisogna essere portatori di benefici economici per l’impresa (24 mesi di disoccupazione e quindi sgravi fiscali e contributivi).
Per ritornare all’incontro con gli operai della Fiat di Melfi quello che mi ha colpita è stato il tono degli interventi ed il racconto dell'insostenibilità delle loro condizioni di lavoro, la richiesta di porre tra le priorità dei nostri programmi i temi dei diritti, di un salario dignitoso, della sicurezza (appena il giorno prima un altro operaio era stato vittima di un grave incidente sul lavoro), di respingere quel protocollo sul welfare sul quale Prodi ha posto il ricatto dell’ennesima fiducia al Governo.
Allora per noi di sinistra la Fiat, Federmeccanica e Calearo, sono da sempre dalla parte opposta alla nostra e non cambiano volto e natura neppure con le alchimie elettorali ed il gioco delle tre carte del PD che sfacciatamente pensa di poter far credere agli italiani che ci sono, nelle sue liste, due esigenze conciliabili, gli operai ed i padroni.
Sono certa che la sinistra politica in Italia continuerà ad esistere e sarà forte perchè sarà capace fino in fondo di assumere come suo connotato genetico la questione della qualità del lavoro, della lotta all’umiliazione della disoccupazione e dell’assenza di reddito, in una società dei diritti politici, sociali e civili.

P.S.: Avete viso il TG3 delle 14.00? La Sinistra l’Arcobaleno è stata totalmente oscurata. Vuoi vedere che cominciano ad avere paura di un nostro gran risultato? Non hanno neppure fatto finta e tentano miseramente di metterci a tacere imbrogliando gli italiani che, dal servizio pubblico e regolarmente pagato con il canone Rai, hanno diritto ad una informazione non truccata da interessi, questi si convergenti. Quelli del PD e quelli del PdL.
In ogni caso noi ci siamo e dobbiamo far sentire forte la nostra voce tra le persone, davanti le fabbriche, davanti le scuole e le università, ovunque riteniamo opportuno.

Sondaggio

Il sito Affari Italiani pubblica quest'oggi un sondaggio relativo alla Sinistra Arcobaleno in cui il partito guidato da Fausto Bertinotti, stando ai dati riservati in suo possesso, si attesterebbe nell'ultima rilevazione del 10 marzo all'8,5% rispetto all'8 di sette giorni prima.

Ma soprattutto, in base ai dati territoriali, si nota come l'Arcobaleno possa, a meno di un mese dall'apertura delle urne, superare lo sbarramento a Palazzo Madama in molte regioni.

Creando così non poche difficoltà praticamente a tutte le altre formazioni politiche nella Camera Alta. Stando ai numeri riservati che circolano nel quartier generale di Rifondazione Comunista, la sinistra radicale al momento può ottenere da 21 a 26 senatori.

La forchetta è così ampia perché molto dipende dal risultato dell'Udc nelle singole regioni.

Ma veniamo ai dati.

In Piemonte Bertinotti è accreditato del 9%, due seggi sicuri a Palazzo Madama e il terzo scatterebbe se Casini non superasse lo sbarramento dell'8%.

In Lombardia la Sinistra Arcobaleno vale l'8%, che corrisponde a 5 o 6 senatori (la variabile è sempre legata al risultato dell'Unione di Centro).

In Liguria i sondaggi danno il 9,5%, ovvero un seggio.

Dieci per cento tondo in Emilia Romagna, pari a tre senatori.

Ottimo 12,5% in Toscana (il dato più alto) che corrisponde a tre eletti a Palazzo Madama

Un seggio dovrebbe arrivare anche dall'Umbria e uno dalle Marche, dove la Sinistra Arcobaleno vale rispettivamente l'11,5% e il 10.

Buona anche la percentuale nel Lazio (9,5%), pari a 2 o 3 senatori.

In Puglia la Cosa Rossa si attesta all'8,5%, in rialzo di quasi due punti in una settimana, pari a uno o due seggi a Palazzo Madama (la differenza è sempre legata alla performance di Casini).

Un senatore anche in Basilicata, dove la percentuale è l'8,5%.

Mentre in Sardegna, con lo stesso risultato che emerge dai sondaggi (8,5), si oscilla tra uno e due senatori.

Ci sono poi le regioni dove l'Arcobaleno è sotto lo sbarramento.

Ma ad esempio in Campania e in Calabria il 7,5% lascia aperta qualche speranza a Bertinotti. Molto difficile invece la sfida in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo (7%).

Praticamente impossibile in Sicilia (6%).

Il risultato a livello di senatori (tra 21 e 26) è comunque del tutto lusinghiero e nettamente più alto rispetto alle stime di 15 emerse negli ultimi giorni.

Ma la complessità della legge elettorale per Palazzo Madama trasforma la Cosa Rossa in una sorta di incubo un po' per tutti.

La Sinistra Arcobaleno si dividerà ovviamente il premio di minoranza (45%) nelle regioni dove supererà la soglia dell'8. E questo comporta una diminuzione dei seggi per il Popolo della Libertà laddove appare scontata la vittoria di Veltroni.

Ovvero in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

A subire invece l'effetto Bertinotti nel Nord (Veneto escluso) sarà il Partito Democratico.

Restano poi le regioni in bilico, dal Lazio alla Puglia, dove chi perde tra i due principali poli dovrà spartirsi i seggi di minoranza con la Sinistra Arcobaleno, riducendo così il numero di eletti.

Si tratta perciò di una variabile complessa e determinante al tempo stesso, che potrebbe incidere sui numeri a Palazzo Madama, favorendo o allontanando il rischio pareggio.

C'è poi un'altra ripercussione, che non riguarda né Berlusconi né Veltroni.

Il superamento della soglia dell'8% in molte zone da parte della Sinistra Arcobaleno riduce drasticamente il numero di senatori dell'Udc, in particolare al Sud.

Di fatto, Casini è quello che più di tutti verrà penalizzato se i sondaggi interni a Rifondazione risulteranno veri.

Sondaggi che a livello generale vedono lo schieramento Pdl-Lega al 45%, rispetto al precedente 44,5 (Popolo della Libertà 39,5 e Carroccio 5,5). La coalizione Pd-Idv è invece al 36,5%, in leggero calo dal 36,8 (Partito Democratico 33 e Italia dei Valori 3,5). L'Udc vale il 6,5% (era al 7), la Destra è stabile al 2% e gli altri raccolgono il 2,5.


mercoledì 12 marzo 2008

Lettera ai naviganti

Carissima/o

desidero informarti che mi è stato affidato il compito di fare da capolista al Senato per la Sinistra l'Arcobaleno.

Purtroppo non so se nel brevissimo tempo della campagna elettorale riuscirò ad incontrare te e tutte le persone che conosco ed alle quali penso di poter chiedere, anche con il proprio voto, la condivisione ed il rafforzamento di questo progetto di costruzione di una grande sinistra plurale, laica ed autonoma; capace di coniugare i valori di una grande storia e di una grande tradizione ai nuovi bisogni ed alle istanze di protagonismo e di partecipazione delle persone, dei movimenti, delle forze culturali e sociali.

La scelta di candidare come capolista alla Camera Titti De Simone e me al Senato conferma quanto già fatto nelle scorse elezioni, assegnando alle donne il compito di una riforma e di una trasformazione della politica che deve prepotentemente far entrare nei luoghi delle decisioni le persone con le loro storie ed i loro corpi.

Il riconoscimento pieno delle persone come portatrici di valori e di diritti può contribuire concretamente a costruire un altro mondo possibile, accogliente ed inclusivo e per questo più giusto.

Mi sforzerò al massimo di essere all'altezza del compito assegnatomi, che ben so sarà tutto in salita e pieno di difficoltà, e per questo spero con tutta me stessa di non deluderti mai.


Chi sono

Rosa Rivelli, 49 anni, fisioterapista, sposata con Angelo e mamma di Gaetano.

Già consigliera comunale a Ferrandina per due legislature e Assessora comunale in una giunta progressista, negli ultimi anni ho ricoperto il ruolo di Assessora della Provincia di Matera, prima con delega alle Politiche sociali, Cultura, Sport e Pubblica Istruzione, poi con quella alla Formazione, Lavoro e Politiche giovanili. Un’esperienza che è durata fino alle recenti dimissioni.

Le mie radici affondano nel proletariato lucano. In quello di Tricarico, raccontato con amore e maestria dalla penna di Rocco Scotellaro.
Padre manovale, madre bracciante, sono la prima di sette figli.
E’ nei movimenti di liberazione delle donne che mi sono formata politicamente e culturalmente alla fine degli anni ’70.
Sono stata iscritta al PCI e immediatamente dopo la svolta della Bolognina ho aderito al Movimento e al Partito della Rifondazione Comunista.
Ho ricevuto la mia prima tessera dalle mani di Rosario Pellegrino, operaio della PNT, del Circolo Fabbriche della Val Basento.
In questa valle e nelle sue lotte è maturata la mia scelta di parte, nelle lotte dei lavoratori della Ex Materit, al loro fianco in occasione dell'occupazione del Comune di Ferrandina. In quella azienda gli operai lavoravano l'amianto senza particolari precauzioni, sia perchè non pienamente consapevoli del pericolo, sia perchè sotto l’umiliante ricatto di perdere il posto di lavoro. Molti di quei lavoratori, oggi, non ci sono più.

Forse è per queste ragioni che i temi del lavoro, della precarietà, della sicurezza e delle malattie professionali determinano le priorità del mio impegno politico.

martedì 11 marzo 2008

Le liste della Sinistra Arcobaleno in Basilicata

Camera dei Deputati

Titti De Simone
(Dirigente nazionale - PRC)

Antonio Placido
(Sindaco di Rionero in Vulture - SD)

Gregorio Giannini
(Assessore comunale di Bernalda - VERDI)

Natale Vallone
(Assessore comunale di Tursi, avvocato - PDCI)

Giuseppe Di Sanzo
(Consigliere comunale di Montalbano Jonico - SD)

Michele Passannante
(Operaio licenziato con la falsa accusa di terrorismo alla fiat di Melfi - PRC)


Senato della Repubblica

Rosa Rivelli
(Ex assessora Provincia di Matera - PRC)

Raffaele Soave
(Assessore Provincia di Potenza, ex operaio FIAT a Mirafiori - PDCI)

Giulio Spadafora
(Consigliere comunale di Potenza - VERDI)

Rosario Chiacchio
(Responsabile dipartimento sicurezza CGIL Basilicata)

Giacomo Nardiello
(Consigliere regionale - PDCI )

Emilia Simonetti
(Consigliera regionale - PRC)

Anna Maria Palermo
(Senatrice uscente - PRC)